Ginnastica cinese per la salute – Daoyin
“Soffiando, inalando, espirando ed aspirando, espellono il vecchio per assorbire il nuovo…fanno ciò per prolungare la vita, sono gli adepti del Dao Yin” (Zhuangzi, testo taoista del IV-II sec. a.C)
“L’organismo umano ha un’esigenza e una tendenza innata per l’attività e il movimento; però non la si deve portare all’estremo. Un certo grado di esercizio causa una distribuzione positiva delle energie prodotte dall’alimentazione che fa
circolare bene il sangue e previene le malattie. Così il corpo può essere paragonato a un cardine della porta che non si arruginisce mai. Questa è la ragione per cui i saggi antichi praticavano la ginnastica Dao Yin” (testo medico del III sec. d.C.)
Il Daoyin (Dao= dirigere, guidare Yin= distendere) è un’antica ginnastica per la salute che “guida” la mente e l’energia attraverso i movimenti di distensione e allungamento del corpo. Precursore del Qi Gong (termine adottato solo intorno al 1910 e diffuso a partire dagli anni ’50), la ginnastica Daoyin ha radici antichissime.
Appartiene alla tradizione “Yangsheng”, nutrire la vita (diffusa già in epoca feudale pre-imperiale 770-221 a.C.), un vasto ed articolato filone di tecniche e indicazioni volte alla preservazione della salute, che includevano oltre agli esercizi ginnici, la dietetica, la farmaceutica, la coltivazione spirituale
Alla fine del 1973 a Mawangdui, presso Changsha in Cina, fu scoperta una tomba del 168 a.C. che conteneva un gran numero di testi su rotoli di seta e alcuni su tavolette di bambù. Tra questi fu rinvenuta una illustrazione con figure che eseguivano gli esercizi Daoyin.
Il Daoyin si basa sui fondamenti della medicina tradizionale cinese (la teoria dei meridiani energetici, il bilanciamento yin-yang e dei cinque elementi) e consiste in brevi sequenze dinamiche di movimenti fluidi e morbidi, ripetuti più volte, eseguiti in combinazione con respirazioni, consapevolezza e automassaggio.
La ginnastica Daoyin allena gentilmente il corpo stimolando e attivando i principali muscoli e le articolazioni senza affaticare né annoiare. E’ un modo poetico di fare ginnastica, un modo per restituire al corpo la grazia dei movimenti fluttuando le braccia come ali di “un gallo d’oro che annuncia l’alba”, massaggiandosi le ginocchia come “una gru immortale”, lavorando sul bacino come ad “aprire la finestra per mirare la luna”…
Le sequenze sono studiate per contrastare la naturale tendenza alla chiusura e limitazione della mobilità, alla perdita di flessibilità del corpo, alla stasi della circolazione legata alla vita sedentaria e all’età, promuovendo la circolazione dell’energia vitale “Qi”.
Prevedono la mobilizzazione di tutti i muscoli e delle articolazioni principali dalla testa ai piedi in posizione eretta, sciolgono i tendini e rinforzano le ossa, rilassano il sistema nervoso.
Gli esercizi standardizzati sono semplici e facili da memorizzare, favoriscono la concentrazione, richiamando l’attenzione con i movimenti del corpo e il respiro. Anche chi si distrae facilmente e ha difficoltà a “fermare” la mente, si accorgerà che i movimenti creano un binario comodo e sicuro per i pensieri che possono così connettersi e armonizzarsi con il corpo e il respiro, donando una piacevole e rigenerante pausa.
“Il Daoyin Yangshengong” (Yangsheng= nutrire la vita; gong=abilità, maestria) è il risultato della ricerca condotta dal prof. Zhang Guangde dell’Università per l’Educazione Fisica di Pechino.
Gli esercizi sono stati utilizzati in Cina per più di due millenni per la prevenzione e la cura di molti disturbi, soprattutto cronici e dell’apparato locomotore, e sistematizzati nel sistema Yangshengong che ne studia efficacia e validità anche attraverso i criteri della scienza occidentale.